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DAVIDE RICCHETTI

Davide Ricchetti nasce il 15/12/1979 a Modena. Sin da bambino manifesta una naturale propensione per il disegno; ogni superficie che sia un foglio di carta o una parete di casa sono la base per liberare un forte bisogno interiore di esprimersi e comunicare attraverso il segno, le figure e i colori. Vince nel 1997 il suo primo importante premio al concorso “Reale Creativo”, manifestazione artistica che ha chiamato al voto migliaia di cittadini modenesi. Dal 2006 Ricchetti, inizia ad aerografare strumenti musicali ed è notevolissimo l’apprezzamento che riscontra soprattutto all’estero in particolare negli Stati Uniti. Parallelamente alla sua attività di artista Davide Ricchetti è anche docente nella scuola secondaria. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerose commissioni artistiche per privati, per Istituzioni pubbliche, scenografie teatrali e murales; ha partecipato a numerose esposizioni di cui ricordiamo quelle nelle Sale del Bramante a Roma (2008), nell’Oratorio della Passione della Chiesa di Sant'Ambrogio a Milano (2021), nel Palazzo Ducale di Genova (2021), nel Museo Maritim di Barcellona (Fiera Internazionale d’Arte di Barcellona 2022), all’ ultima edizione di (UN)Fair Milano (2024). Le sue opere sono state pubblicate su libri, riviste e magazines italiani ed esteri e soprattutto in due edizioni del prestigioso Catalogo d’Arte Moderna e Contemporanea della Mondadori (CAM) del 2021 e del 2023, che accoglie i più importanti artisti italiani del Novecento. Il suo percorso scolastico e formativo è sempre stato incentrato sull’arte, frequentando prima l’Istituto d’Arte con indirizzo architettura e proseguendo negli studi accademici con indirizzo Scenografia; durante quest’ultimo periodo progetta e realizza scenografie teatrali collaborando con importanti registi del panorama italiano. “La mia pittura ha attraversato molti cambiamenti di stile sempre alla ricerca di un linguaggio che potesse pienamente esprimere i miei sentimenti interiori. Negli ultimi anni, dopo un lungo periodo di pittura prettamente realista ed iperrealista dettata da una spinta verso l’affinamento tecnico, la mia arte ha subito una vera propria “metanoia” cambiando nettamente direzione; i miei soggetti prediletti sono le figure umane e le antichità greche e romane, dipinte in un realismo che però amo fondere e confondere con l’astratto, utilizzando il colore come principale mezzo di espressione delle mie emozioni, spaziando in una gamma di colori sempre accesi e brillanti. Non so per quanto tempo continuerò ad esprimermi così, infatti credo che la sperimentazione e la ricerca artistica siano per me momenti essenziali per non cadere in un vuoto immobilismo e penso che la trasformazione sia una linfa vitale portatrice di stimoli e nuove idee”.

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