“Luce verticale” di Monica Gualandris: Pittura Astratta Contemporanea Italiana tra Materia e Luce
- taitgroupsrl
- 7 nov
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“Luce verticale” di Monica Gualandris rappresenta una delle espressioni più raffinate della pittura astratta contemporanea italiana, dove luce e colore si fondono in un linguaggio poetico essenziale. Realizzata con acrilico su tela nelle dimensioni di 70x70 cm, l’opera è un esempio di come la ricerca visiva di Gualandris si orienti verso la costruzione di spazi interiori e sensoriali, evocando soglie e paesaggi immaginati.
Attraverso un uso calibrato della materia pittorica e una composizione che privilegia l’equilibrio tra verticalità e luce diffusa, “Luce verticale” si impone come un’esperienza visiva che trascende la superficie, invitando lo spettatore a un momento di contemplazione intima.

L’Opera: La Luce come Soglia nella Pittura Astratta Contemporanea Italiana
“Luce verticale” è una tela che non descrive, ma evoca. La pennellata decisa e vibrante di Monica Gualandris costruisce campiture cromatiche che si sviluppano lungo l’asse verticale, richiamando la tensione spirituale della luce che attraversa lo spazio. Ogni tonalità è calibrata come un respiro: i blu e i verdi si alternano a vibrazioni calde, suggerendo il passaggio tra un dentro e un fuori, tra realtà e percezione.
La pittura astratta contemporanea italiana trova in quest’opera una sintesi di minimalismo meditativo e energia gestuale. Non si tratta di un astrattismo decorativo, ma di un’indagine profonda sul linguaggio della luce come elemento costruttivo e spirituale. Gualandris, attraverso la sua “luce verticale”, crea finestre simboliche che aprono lo spazio mentale dell’osservatore, trasformando la tela in una soglia da attraversare

Monica Gualandris: Armonia tra Design e Pittura Astratta Contemporanea Italiana
Monica Gualandris, artista e designer bergamasca, si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove sviluppa una visione fondata sull’essenzialità e sull’equilibrio. Parallelamente alla sua attività come designer nel settore dell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, coltiva quotidianamente la pittura nel suo atelier domestico — uno spazio che definisce “luogo di libertà e sperimentazione”.
La sua produzione artistica è caratterizzata da una tensione costante verso la luce e da una riflessione profonda sul rapporto tra colore e silenzio. Le sue opere — “quadrati di luce”, come lei stessa li definisce — diventano superfici meditate, dove l’astrazione si fa linguaggio di introspezione.
Luce, Spazio, Interiorità: la Poetica Astratta di Monica Gualandris
La poetica di Gualandris si fonda su un principio di riduzione e concentrazione visiva: ogni opera è costruita come una soglia di senso, dove il colore non è mai casuale ma frutto di una meditazione sul tempo e sullo spazio interiore.
Nella pittura astratta contemporanea italiana, il tema della luce ha radici profonde — basti pensare all’eredità di artisti come Afro Basaldella, Tancredi o Vedova, che hanno esplorato la dimensione emotiva della materia pittorica. Gualandris riprende quella lezione, ma la rinnova con una sensibilità attuale: il suo segno è misurato, la materia è pulita, il gesto è consapevole. “Luce verticale” diventa così un atto di equilibrio tra struttura e intuizione, un dialogo costante tra ragione e percezione.
Conclusione: La Verticalità della Luce come Metafora dell’Arte Italiana Contemporanea
Con “Luce verticale”, Monica Gualandris conferma la vitalità della pittura astratta contemporanea italiana, una forma d’arte che sa parlare attraverso l’essenziale. La sua ricerca dimostra che il colore, liberato dal vincolo della rappresentazione, può farsi veicolo di introspezione e libertà. Ogni pennellata diventa un atto di equilibrio, ogni sfumatura un invito alla contemplazione.
“Luce verticale” non è solo una tela: è un varco di luce, un invito a guardare dentro sé stessi attraverso il linguaggio universale del colore.




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