“Il silenzio del MA” di Susy Cagliero: L’Inafferrabilità del Tempo nell’Arte Fotografica Contemporanea Italiana
- taitgroupsrl
- 10 nov
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“Il silenzio del MA” di Susy Cagliero rappresenta una delle più raffinate espressioni dell’arte fotografica contemporanea italiana, capace di coniugare sensibilità pittorica e ricerca concettuale sul tempo.
Realizzata come stampa digitale fine art montata su dibond e plexi nelle dimensioni di 105x70 cm, l’opera si inserisce nella produzione più recente dell’artista torinese e costituisce una delle sette edizioni numerate (6/7). “Il silenzio del MA” sintetizza l’evoluzione del linguaggio fotografico di Cagliero, che trasforma la fotografia in un gesto pittorico, un “impressionismo fotografico” capace di sfidare l’idea stessa di realtà e di tempo.

L’Opera: Il Tempo Sospeso nell’Arte Fotografica Contemporanea Italiana
Nell’immagine, una piscina vuota immersa in una luce soffusa diventa metafora della sospensione temporale. L’assenza d’acqua e di presenze umane amplifica la dimensione del silenzio, evocando un “tempo che non c’è”, un MA — parola giapponese che indica lo spazio tra due momenti — dove il passato e il futuro convivono senza mai toccarsi. Le linee architettoniche, pulite e statiche, sono spezzate da un leggero movimento intenzionale della fotocamera, che dissolve la nitidezza e restituisce una sensazione di inafferrabilità.
Come spiega l’artista: “Il presente non esiste. È inafferrabile. Viviamo di passato e di futuro, due dimensioni intangibili ma reali”. In “Il silenzio del MA”, la fotografia non congela il tempo: lo lascia fluire, diventando traccia visiva dell’impermanenza.

Susy Cagliero: Architetto del Tempo e dell’Immagine
Susy Cagliero, architetto e artista torinese, si forma nel campo della pittura figurativa prima di approdare, da oltre quindici anni, alla fotografia come strumento espressivo principale. La sua arte nasce da un dialogo costante tra spazio e tempo, tra costruzione architettonica e dissolvenza visiva.
Definisce il proprio linguaggio come “impressionismo fotografico”, un approccio in cui la macchina fotografica diventa pennello di luce. La scelta del movimento intenzionale della fotocamera (Intentional Camera Movement) le consente di dipingere con l’obiettivo, annullando la rigidità del reale.Cagliero non “scatta” per catturare un istante, ma per trascendere l’istante, creando opere che riflettono la transitorietà dell’esistenza.
“Timeless in Japan” e la Filosofia del Tempo
L’opera “Il silenzio del MA” si collega idealmente alla serie “Timeless in Japan”, in cui Cagliero esplora la cultura giapponese come paradigma di coabitazione tra passato e futuro. Il Giappone diventa per l’artista un luogo simbolico dove la dimensione temporale si dilata, dove le epoche si sfiorano senza conflitto. In queste opere, come nel “Silenzio del MA”, il tempo non è lineare ma circolare, e la fotografia diventa un linguaggio meditativo.
Questa visione trova espressione anche nel progetto outINTIME – il presente non esiste, dove Cagliero afferma: “Viviamo sospesi tra ciò che è stato e ciò che sarà. Il presente è un’illusione.”
La sua partecipazione al MIA Photo Fair di Milano, con pubblicazioni su AD Magazine, Il Fotografo e Photographers, conferma il rilievo internazionale della sua ricerca concettuale.
L’Arte Fotografica Contemporanea Italiana come Pittura di Luce
L’approccio di Susy Cagliero rappresenta una delle evoluzioni più raffinate dell’arte fotografica contemporanea italiana, in cui l’immagine digitale diventa materia pittorica. Le sue fotografie — come “Il silenzio del MA” — rompono la convenzione che la fotografia debba “fermare” il tempo, scegliendo invece di renderlo fluido e poetico.
Questa tensione tra immagine e idea la colloca accanto ai maestri della fotografia concettuale europea, mantenendo però una matrice italiana fortemente legata all’equilibrio, all’armonia e alla luce. La sua esperienza da architetto contribuisce alla costruzione visiva dell’opera, dove ogni linea è spazio di contemplazione.
Il Percorso Espositivo: Dalla Pittura alla Fotografia Internazionale
Il curriculum di Susy Cagliero testimonia una carriera ricca di riconoscimenti e mostre internazionali:
MIA Photo Fair Milano (2024) – Unique Contemporary Gallery
Espace22 Montecarlo (2023) – The Power of Color
Maiocchi15 Art Gallery Milano (2022) – Timeless in Japan (personale)
Fondazione Master Class e ArtMuza San Pietroburgo (2017-2018)
Biennale dell’Arte di Torino (2017) – Medaglia Mauriziana per l’Arte
Luxembourg Art Fair, Berlin ArtMUC, Art Innsbruck, Art Madrid, tra le principali partecipazioni internazionali.
Nel 2025 ha ottenuto il Singulart Price – Best Limited Edition con la fotografia “L’invisibile MA”, ulteriore conferma della sua capacità di unire ricerca estetica e riflessione filosofica.

Filosofia Estetica: Il Silenzio come Essenza dell’Immagine
In “Il silenzio del MA”, come in gran parte della produzione di Cagliero, l’assenza diventa elemento attivo. Il silenzio non è vuoto ma presenza sospesa, una condizione di equilibrio in cui lo spettatore è invitato a percepire il tempo attraverso la luce.
Questa estetica del silenzio si ispira al concetto giapponese di wabi-sabi, in cui la bellezza risiede nell’imperfezione e nella transitorietà. L’artista lo traduce visivamente attraverso mosso intenzionale, luce diffusa e minimalismo compositivo, creando un’esperienza che invita alla meditazione visiva più che alla semplice osservazione.
Conclusione: “Il Silenzio del MA” e la Nuova Fotografia Italiana
“Il silenzio del MA” di Susy Cagliero segna una tappa fondamentale nel percorso dell’arte fotografica contemporanea italiana, in cui la fotografia diventa pittura del tempo. La sua poetica, fondata sulla consapevolezza che “il presente non esiste”, offre un nuovo modo di percepire la realtà: non come istante fissato, ma come flusso emotivo.
Con uno stile unico e riconoscibile, Cagliero contribuisce a ridefinire il ruolo della fotografia italiana nel panorama internazionale, portando l’eredità del “bello imperfetto” in un linguaggio contemporaneo e universale. La sua opera ci invita al silenzio, alla riflessione e al rispetto per ciò che sfugge — perché è proprio lì, nell’inafferrabile, che si manifesta l’essenza dell’arte.




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